"Auspichiamo che questa sia l’occasione buona per voltare pagina e assicurare sempre più trasparenza, rigore gestionale e competenza. L’Istituto di previdenza e assistenza per i dipendenti di Roma Capitale deve tornare a essere dei dipendenti e degli iscritti, l’amministrazione pubblica diventare 'una casa di vetro'. Così la Fp Cgil di Roma e Lazio in un comunicato.
"Il 28 marzo 2013 facemmo una scelta dolorosa e come sindacato non partecipammo alle elezioni per il rinnovo del cda dell’Ipa. Scelta necessaria per accendere i riflettori su meccanismi poco trasparenti, per consentire il ripristino dell’esercizio democratico degli iscritti e il controllo sull’utilizzo dei contributi versati. Denunciammo l’immobilismo della fallimentare esperienza commissariale: era inconcepibile che le regole di funzionamento dell’istituto fossero decise solo dal cda e dal Sindaco. Per noi, procedere alle nuove elezioni con quello statuto era sostanzialmente un abuso", continua la nota sindacale.
"In modo gattopardesco, non si sono mai trovate le soluzioni per riconsegnare agli iscritti l’istituto, aggravando così le condizioni di declino delle prestazioni e mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’Ipa. In questi anni, abbiamo continuato a chiedere una struttura diretta da veri professionisti che si occupino esclusivamente del miglioramento della quantità e della qualità dei servizi erogati. Serve un organo di indirizzo e non di gestione, un organo ridotto nel numero di componenti, bilanci certificati, regolamenti pubblici conformi alle norme e accessibili a tutti. Ribadiamo alla Sindaca Virginia Raggi la nostra disponibilità per rimettere in trasparenza un istituto importante per i dipendenti capitolini", conclude il comunicato.