Cgil, Cisl e Uil di Pesaro e Urbino approvano “la recente intesa tra i sindaci di Pesaro e Fano". E' quanto si legge in una nota congiunta dei sindacati: "almeno dal punto di vista metodologico, può essere sicuramente salutata positivamente, dopo gli anni dell'isolamento e qualche disfida campanilistica di troppo".
"Le premesse - proseguono - appaiono sicuramente condivisibili: coesione sociale, competitività dei territori, sviluppo del terziario, lavoro e disoccupazione. Sono temi che al sindacato sono particolarmente cari e che hanno la necessità di essere affrontati in maniera stringente. I contenuti dell'intesa invece in alcuni punti sembrano arrendersi all'evidenza o, in alcuni casi, come su lavoro e politiche di coesione sociale e welfare, non riprendono neppure le dichiarazioni in premessa. Sottolineiamo in particolare i temi del lavoro e del welfare in quanto ogni analisi economica e del mercato del lavoro ci consegna un quadro preoccupante che richiederebbe l'avvio di un confronto tra le due città e con l'intero territorio provinciale che noi sollecitiamo da tempo con il coinvolgimento delle parti sociali".
"Più volte - proseguono i sindacati - abbiamo posto con forza la necessità di un dialogo sulla pianificazione strategica del territorio, rivolgendo questo appello direttamente ai tavoli delle due amministrazioni, ora chiediamo che possa realizzarsi. Dobbiamo tuttavia registrare la mancanza totale di una riflessione sui temi dell'istruzione e della formazione ad ogni livello, una delle chiavi di volta per affrontare i temi del lavoro e dello sviluppo. Sottolineiamo in particolare i temi del lavoro e del welfare non solo perché ci stanno particolarmente cari ma perché ogni analisi economica e del mercato del lavoro ci consegna un quadro preoccupante che richiederebbe ben più di un intervento infrastrutturale, peraltro lontanissimo nel tempo, e, soprattutto, l'avvio di un confronto tra le due città e con l'intero territorio provinciale che noi sollecitiamo da oltre tre anni".
Riguardo alle politiche sociali, i sindacati segnalano che "il tema non è neppure ripreso tra i contenuti dell'intesa, mentre la povertà esplode e i servizi sociali dei due Comuni lo sanno perfettamente".
"Speriamo veramente che il 'carattere sperimentale per un anno' dell’accordo sottoscritto tra le due amministrazioni possa divenire al più presto non solo un reale e definitivo asse collaborativo, ma possa coinvolgere fattivamente anche l’entroterra in un clima positivo, fattivo e di reale coinvolgimento di tutte le parti sociali nell’interesse della comunità”, concludono Cgil, Cisl e Uil.