'Il nostro giudizio è moderatamente positivo, chiediamo qualche sforzo in piu' sulle assunzioni nella rete e una maggiore attenzione al Meridione'. A dirlo è una nota della Fisac Cgil, commentando l'accordo raggiunto iera sera fra Intesa Sanpaolo e sindacati per un ulteriore ricorso al fondo di solidarieta', nel quadro della riduzione di personale di 6500 unita' prevista dal piano industriale, che riguardera' i dipendenti che matureranno i requisiti pensionistici entro 60 mesi. Il piano prevede anche che nelle filiali venga effettuata un'assunzione ogni due uscite; l'assunzione di 500 lavoratori con contratti a tempo determinato per le sostituzioni per maternita' e 300 per esigenze legate alle modifiche dei sistemi informativi; la riduzioone da quattro anni a 24 mesi del periodo di apprendistato per il 50 per cento dei giovani assunti. 'Abbiamo scongiurato il ricorso all'esodo obbligatorio da parte dell'azienda - continua la Fisac-Cgil - ed e' importante l'abbattimento a due anni del periodo di apprendistato per il 50 per cento dei giovani assunti. Questi sono segnali positivi, anche se rimangono le preoccupazioni perche' un percorso di ristrutturazione e' sempre articolato e difficile. Finora abbiamo trovato sempre soluzioni, speriamo anche in futuro di trovare un equilibrio fra le diverse esigenze'.
Intesa Sanpaolo: Fisac Cgil, bene accordo su esuberi
21 settembre 2008 • 00:00