Con la presentazione degli emendamenti al ddl intercettazioni "è caduto ogni alibi sulla disponibilità a discutere: quando ci sono problemi personali del presidente del Consiglio, il parlamento è chiamato a intervenire". A dirlo è il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, durante la manifestazione in piazza del Pantheon a Roma contro la legge bavaglio.

"Nei prossimi giorni Camera e Senato – osserva il sindacalista – saranno intasate da norme ad personam mentre il paese va a rotoli. Si interviene sul diritto di cronaca per non far conoscere la verità ai cittadini. Questa legge è rimasta ferma in parlamento per oltre un anno, dov'è allora l'urgenza, se non nelle vicende personali del premier?".

"Quella sui blog – sottolinea poi Fammoni – era una norma civetta per attirare l'attenzione, era ovvio che non poteva passare così. È una tecnica parlamentare per distogliere l'attenzione, perché il grosso della sostanza rimane lì. E noi continueremo con la mobilitazione, non solo a Roma: serve una manifestazione in cento piazze di tutta Italia. Andremo avanti fino alla Corte europea di giustizia e stiamo già preparando il ricorso alla Corte Costituzionale".