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Sciopero nazionale di due ore oggi (martedì 23 gennaio) dei dipendenti di Alstom Ferroviaria. A motivare la protesta, indetta da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, lo stallo nella trattativa per il rinnovo della contrattazione integrativa. I sindacati, spiega una nota, hanno avanzato proposte “in particolare sull’incremento degli importi massimi dei premi di risultato, sulle tutele da garantire in caso di esternalizzazioni di attività e sul welfare integrativo”. La direzione aziendale, continuano i sindacati, ha replicato “consegnando dei testi sui quali il giudizio da parte delle organizzazioni sindacali e del Coordinamento è stato di insufficienza sia sugli aspetti normativi sia sulle quantità economiche”.
La trattativa tra azienda e sindacati va avanti da ormai dieci mesi, ma finora la proprietà si è sempre opposta alle richieste di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Fino alla rottura della settimana scorsa, consumata nell'ultimo vertice che si è tenuto a Milano mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio, presso la sede di Assolombarda. Ma sono molti i temi di contrasto: le assunzioni (con i sindacati che contestano il ricorso negli ultimi anni a lavori interinali e somministrati e non contratti a tempo indeterminato), le garanzie sui lavoratori terziarizzati, la detassazione del premio di risultato, la forfettizzazione degli straordinari degli impiegati al settimo livello. Infine, c'è grande preoccupazione per l’accordo con Siemens, sul quale Fim, Fiom e Uilm denunciano una mancanza di strategia per gli stabilimenti italiani e temono che la scarsa chiarezza sulla "mission" possa tradursi in esuberi.