PHOTO
Terzo giorno di sciopero per i lavoratori aderenti alla Fiom Cgil della Ansaldo Energia di Genova a sostegno della vertenza sul rinnovo del contratto integrativo. Lo sciopero di oggi (giovedì 12 maggio) si tiene in concomitanza dell'incontro tra sindacati e management (il cui inizio è previsto alle ore 10). A motivare la protesta, che si articola con uno sciopero a oltranza di un'ora per reparto, è l’intenzione aziendale di ridurre e rendere più difficile il conseguimento del premio di produzione. L'auspicio della Fiom Cgil è di “trovare un accordo alternativo a quello presentato oltre tre mesi fa, sul quale le lavoratrici e i lavoratori Ansaldo si sono espressi in modo negativo”.
La Fiom Cgil considera “diritti non trattabili la difesa del salario, il non assorbimento degli aumenti contrattuali, la maternità, la legge 104 per assistere i familiari malati, la donazione del sangue”. Nello specifico, ha dichiarato alle agenzie di stampa il segretario Fiom Cgil Genova Bruno Manganaro, il sindacato considera “inaccettabile” la proposta dell’azienda “di ridurre di circa mille euro l'anno il premio di produzione” e di legarlo “al valore dell'Ebit (ndr. il reddito operativo azindale), cosa che lo rende più difficile da conseguire”. Per Manganaro è “assurdo che in un'azienda che funziona ed è tutt'altro che in crisi, basti pensare alla commessa dai 600 milioni in Omam e agli investimenti su Genova da 65 milioni, si riducano salario e diritti. Senza considerare il fatto che solo due anni fa in Ansaldo Energia lavoravano a Genova oltre 2.600 dipendenti, oggi sono 2.300”.
Una parte del premio di produzione, inoltre, verrebbe legata alla presenza in azienda, provocando una netta riduzione per tutti coloro che sono “costretti” ad assentarsi, come le donne in maternità e allattamento o chi usufruisce della legge 104 per l'assistenza ai familiari disabili. Infine, conclude il segretario Fiom genovese, l'azienda “chiede addirittura che gli eventuali aumenti ottenuti con il contratto integrativo debbano essere riassorbiti al momento del rinnovo del contatto nazionale”.