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“I tagli lineari non sono spending review. Se l'Inps dovrà ridurre l'organico chiedo quali sedi devo chiudere e quali servizi non dovrò più erogare”. Ci va giù pesante il presidente dell'istituto previdenziale, Antonio Mastrapasqua, che contesta duramente la riduzione d'organico dell'Inps decisa dal governo: 4mila unità in meno a partire dal 1 novembre, quindi dalle attuali 33mila a 29mila.
Mastrapasqua, intervenendo al programma di Rai Radio 1 'Prima di Tutto', ha ricordato che “l'Inps ha la metà dei dipendenti della Germania e un quarto della Francia. Questa non è spending review – ha aggiunto - sono un manager e mi confronto nel merito delle scelte e non su una percentuale uguale per tutti. Per questo motivo ho chiesto un incontro con il Ministro della Pubblica Amministrazione, Patroni Griffi, con quello dell'Economia, Grilli, e con il Ministro del Welfare, Elsa Fornero”.
Il presidente dell'Inps ha anche rifatto il punto sulla questione esodati: “I salvaguardati sono all'incirca 220 mila”, ha detto. La copertura, ha aggiunto, “è garantita per i 65mila lavoratori inclusi nel Salvaitalia, per altri 65mila da due provvedimenti successivi, per 9mila aggiunti pochi giorni fa dal ministro Fornero e, ovviamente, per gli 80mila che sono riusciti ad andare in pensione entro il 31 dicembre 2012. Ogni sede Inps sta rifacendo i conti. Il 21 novembre avremo finalmente i dati definitivi”.