"Il 10 marzo 1944, quindici lavoratori della fabbrica Innocenti furono arrestati dalle SS e deportati nei lager: la loro 'colpa' era di aver partecipato allo sciopero del 1° marzo 1944. Dodici morirono nei campi di sterminio nazisti. All’interno della Innse di Milano c’è una lapide per ricordarli. Da sempre, in occasione del 25 aprile, in via Rubattino si svolge una cerimonia di commemorazione. Da sempre, ma non quest'anno, secondo i vertici aziendali". Così la Fiom di Milano in un comunicato.
"All’Anpi di Milano, nella persona del suo presidente, è giunta oggi una telefonata della dirigenza aziendale che, di fatto, vietava ai rappresentanti dell’Associazione nazionale partigiani di'Italia l’accesso in fabbrica per lo svolgimento della cerimonia programmata per domani, martedì 19 aprile. Alla Innse è in corso una vertenza sindacale aspra. Ma non esiste distanza tra le posizioni in campo e durezza del confronto che possa giustificare il divieto al ricordo di chi ha dato la vita per la libertà e la democrazia. Il gruppo dirigente della Innse ha passato il segno. Noi domattina saremo in via Rubattino a ricordare i lavoratori della Innocenti caduti per la libertà, così come saremo in piazza il 25 aprile", concludono i metalmeccanici Cgil.