Non mollano e non scendono. Sono tre le notti trascorse dai quattro operai e dal funzionario della Fiom Cgil in cima al carro ponte della gru all'interno del capannone di via Rubattino a Milano, sede dell'azienda Innse dove è in corso una dura vertenza per impedire lo smantellamento della fabbrica stessa.

All'esterno, davanti all'ingresso presidiato da polizia e carabinieri, ci sono una decina di altri lavoratori pronti a continuare la contestazione fino a quando, fanno sapere i rappresentanti sindacali, "non si aprirà una trattativa seria, verrà sospeso lo smontaggio dei macchinari e si procederà alla 'smilitarizzazione' dell'area presidiata dalle forze dell'ordine'.

Solo a queste condizioni il dialogo tra lavoratori e istituzioni potrà proseguire. Ieri, Gianni Rinaldini segretario generale della Fiom- Cgil ha annunciato la presenza di un'offerta d'acquisto per la Innse firmata da un imprenditore su cui si mantiene il massimo riserbo. Una proposta che sarà valutata dalla Aedes, società proprietaria dell'area, e che potrebbe impedire la chiusura dell'azienda metalmeccanica. Senza rassicurazioni e certezze, però, i cinque uomini che da quasi 72 ore sono sulla gru non accennano a scendere.