Una dichiarazione di interesse all'acquisto e al rilancio della Innse “è stata formalizzata anche alle istituzioni locali di Milano e della Lombardia”, perciò è necessario l’immediato stop all'attivita di sgombero e smontaggio della sede. A dirlo in una nota congiunta sono i segretari generali Gianni Rinaldini (Fiom), Maria Sciancati (Fiom Milano), Nino Bassotto (Cgil Lombardia) e Onorio Rosati (Cgil Milano), ribadendo la propria solidarietà agli operai sospesi a oltre 12 metri da terra su un carroponte di un capannone all'interno della fabbrica in via di dismissione.
“La situazione all'Innse - sottolineano i sindacalisti - ha del paradossale e del grottesco ma rischia di divenire ancora più drammatica di quanto già sia. Un imprenditore del settore ha avanzato una formale dichiarazione di interesse all'acquisto e al rilancio dell'attività produttiva, con la richiesta di un tempo congruo per lo svolgimento della trattativa. Tale dichiarazione stata formalizzata per iscritto al Comune, alla Provincia di Milano e alla Regione Lombardia che ne hanno dato riscontro”.
"Questa – proseguono – è di per sé una novità molto importante e tale dovrebbe essere anche per le istituzioni a ogni livello e per i responsabili dell'ordine pubblico, anche perché, in questa situazione nuova, la rottamazione di un'azienda in cui può riprendere l'attività produttiva configurerebbe non solo un danno sociale ed economico, ma persino una violazione di interessi legalmente tutelati. Troviamo dunque irresponsabile che si faccia finta di nulla”.
A nome della Fiom e della Cgil, i quattro dirigenti del sindacato chiedono che venga sospesa ogni attività di sgombero e smontaggio e che sia lasciato spazio alla trattativa tra l'attuale proprietà e questo nuovo soggetto imprenditoriale che ha richiesto 60 giorni per lo svolgimento di tale trattativa. Inoltre, “occorre che siano definiti, con il concorso del sindacato e delle istituzioni preposte, meccanismi di verifica circa l'effettivo e serio svolgimento della trattativa”.
Così conclude il comunicato: “La Fiom e la Cgil ribadiscono il proprio impegno per la salvaguardia del sito produttivo e dell'intera occupazione e confermano che non lasceranno nulla di intentato, né sul piano sindacale né sul piano legale, per tutelare i diritti del lavoro”.
Innse: Cgil e Fiom, c'è acquirente, irresponsabile ignorarlo
7 agosto 2009 • 00:00