"L’indagine della Swg per conto di RadioArticolo1 e dedicata al trattamento da parte dei media delle notizie relative allo sciopero generale della Cgil del 6 maggio apre uno spaccato sulla comunicazione sociale di questo paese". Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioArticolo1 Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ospite della trasmissione Elleradio, dal titolo “Dallo sciopero ai referendum: I silenzi della tv”.

 "Nel verificare un argomento occorre controllare la posizione dei titoli di quell’argomento e i tempi di trasmissione. E lo sciopero è stato considerato una materia di routine, una scelta di tipo redazionale. Del resto viene dato qualche minuto al giorno a oltre quaranta associazioni sindacali e datoriali, quindi pochi secondi ciascuna. Mentre è evidente - a suo giudizio - lo strapotere enorme dell’informazione politica e del presidente del Consiglio. Inoltre, grande spazio viene lasciato alle critiche mosse alla decisione di indire questo sciopero e ai disagi che lo sciopero reca ai cittadini. Interpretazioni di parte spesso presentate come se fosse la verità oggettiva dei fatti. Per questo sosteniamo con forza che ci sia un monitoraggio sul pluralismo dei media deciso a livello europeo e una normativa antitrust nel settore dei media".

Alla trasmissione di RadioArticolo1 hanno partecipato anche il giurista Stefano Rodotà, Maurizio Pessato, presidente Swg, Paolo Carsetti, della segreteria dei Forum movimenti per l’acqua bene comune, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente, Roberto Natale, presidente della Fnsi e Beppe Giulietti, portavoce dell’associazione Articolo21.

Qui la registrazione della puntata.