“Mai come in questi giorni è stato citato, consultato, indicato, chiamato, ascoltato, invocato. E’ il ministero che non c’è. L’influenza suina rischia di provocare una pandemia e i ministeri della Salute di tutti i Paesi sono stati allertati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tutti . Anche quello che non c’è più. Basta evocarlo e dall’aldilà risponde puntualmente attraverso un numero telefonico (1500), al quale rispondono lavoratori precari che alla fine del prossimo mese di agosto saranno senza lavoro. Fantasmi, appunto”. A dirlo in una nota è la segretaria nazionale della Fp Cgil, Rossana Dettori.

“A parte il fatto contingente dell’emergenza pandemia – afferma la dirigente sindacale –
un’amministrazione centrale a livello nazionale della Salute, in Italia è ormai indispensabile. E non solo perché in tema di emergenze sanitarie l’ex ministero della Salute ha una certa esperienza, dalla Sars, alla ‘mucca pazza’, all’aviaria, passando per la diossina, ma anche per riassumere a se tutte quelle competenze che in questo ultimo anno sono state drammaticamente dimenticate dal governo (livelli essenziali di assistenza, applicazione legge salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione, professioni sanitarie, sicurezza alimentare, ecc.)”.

Così conclude Dettori: “È ormai evidente a tutti che dopo un anno di prova,
l’esperimento dell’elefantiaco carrozzone del Welfare unificato può dirsi fallito. Un bisogno che aumenterà ancora di più dopo l’approvazione del federalismo fiscale: ripristinare il ministero della Salute, quale garante di un Sistema sanitario nazionale è l’unico antidoto al rischio di smembramento dell’assistenza sanitaria in ventuno realtà diverse e conflittuali tra loro. Differenze che a pagare saranno sempre e comunque i cittadini italiani”.