"Consideriamo questo magnifico movimento come se fosse la cosa più importante al mondo. Perché lo è. Davvero". Con queste parole Naomi Klein, l'autrice di No Logo, ha concluso il suo intervento nell'assemblea di Occupy Wall Street, il movimento anti sistema che dal 17 settembre scorso sta portando avanti l'occupazione dello Zuccotti Park, a pochi metri dal cuore finanziario del mondo.
Klein ha parlato, come tutti a Liberty Plaza, senza microfono, grazie all'amplificazione umana (centinaia di persone delle prime file ripetono quello viene detto, a loro volta quelli più indietro ripetono e così le parole arrivano anche a chi sta molto lontano). "Se c’è una cosa che so - ha detto la scrittrice attivista - è che l’1% ama la crisi. Quando le persone sono in preda al panico e alla disperazione e nessuno sembra sapere cosa fare, quello è il momento migliore per far passare il loro ordine del giorno preferito per le politiche aziendaliste: privatizzare l’istruzione e la sicurezza sociale, imporre tagli sui servizi pubblici, liberarsi degli ultimi ostacoli al potere delle multinazionali. Questo sta succedendo in tutto il mondo, nel mezzo della crisi economica".
"C’è solo una cosa che può fermare questa tattica - ha aggiunto Klein - e, fortunatamente, è qualcosa di grande: il 99%. Quel 99% che si sta riversando nelle strade da Madison a Madrid per dire: No. Non pagheremo per la vostra crisi".
Indignati Usa: Naomi Klein, la cosa più importante al mondo
11 ottobre 2011 • 00:00