Un gruppo di diverse migliaia di manifestanti del movimento 'Occupy Oakland', collegato al movimento 'Occupy Wall Street', ha bloccato e paralizzato il transito del porto, il quinti più importante degli Stati Uniti dopo la giornata di sciopero generale cittadino proclamata ieri.
A presidiare l'entrata del porto per tutta la notte sono stati 150 manifestanti, altri 900 sono rimasti nel centro della città. Per tutta la durata della manifestazione - alla quale hanno partecipato operai, insegnanti, studenti e famiglie intere - è rimasta chiusa gran parte dei negozi e delle filiali bancarie. Fino a poche ore fa non v'erano stati incidenti di rilievo o arresti, ma poco dopo la mezzanotte gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni nella 16ma strada per disperdere alcuni manifestanti che, tra le proteste del resto del corteo, avevano occupato un edificio vuoto.
In seguito il bilancio si è aggravato. Tra le trenta e le quaranta persone arrestate, un dimostrante ferito, forse da un proiettile di gomma: è il primo bilancio del blitz della polizia a Oakland, in Usa, per porre fine al blocco del porto da parte dei dimostranti. Lo riferiscono i media locali. Secondo il New York Times, un gruppo di circa 100 manifestanti si è staccato dal corteo pacifico, spaccando vetrine e appiccando le fiamme ai cassonetti dell'immondizia. Gli agenti hanno risposto sparato lacrimogeni e granate stordenti.
Indignati: Oakland, migliaia manifestanti bloccano porto
3 novembre 2011 • 00:00