È morto schiacciato da una pressa cui stava lavorando. L'incidente mortale è avvenuto nella prima mattinata di oggi (lunedì 27 agosto) nel mobilificio 3B di Salgareda di Piave (Treviso), la vittima è un operaio kossovaro di 44 anni, Shpejtim Gashi, residente con la famiglia a Ponte di Piave. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri e lo Spisal dell'Uls 2. I vertici aziendali, spiega una nota dell'impresa, "in segno di lutto, anche in accordo con le Rsu e le organizzazioni sindacali che sono già state incontrate, hanno interrotto le attività per la giornata di oggi".
La Cgil Veneto si stringe alla famiglia di Shpejtim Gashi e assicura alla moglie e ai figli della vittima tutto il sostegno e la solidarietà di cui è capace. "Nell’auspicare che gli organi competenti accertino quanto prima circostanze, dinamiche, cause e responsabilità, ribadiamo con forza come quanto accaduto oggi riproponga drammaticamente l’urgenza di dare concreta applicazione al 'Piano strategico regionale su salute e sicurezza' che, insieme a Cisl e Uil, abbiamo sottoscritto nelle scorse settimane con la Regione Veneto e con le associazioni datoriali", spiega Christian Ferrari, segretario generale della Cgil Veneto: "Per questo chiediamo alla Regione l'immediata convocazione del tavolo regionale sulla sicurezza sul lavoro, che dovrà trasformare in tempi rapidissimi le parole del protocollo in provvedimenti concreti. A partire dall'avvio delle procedure per l’assunzione di nuovi 30 ispettori degli Spisal, prima misura necessaria per determinare un aumento significativo dei controlli delle condizioni di lavoro nelle nostre imprese".
Ferrari aggiunge che "per invertire la tendenza, per passare dall'essere la regione che detiene il triste primato nazionale degli incidenti mortali sul lavoro al diventare un sistema produttivo avanzato nella garanzia della sicurezza e nella tutela della salute dei lavoratori, occorre un'indispensabile e coerente assunzione di responsabilità del mondo imprenditoriale veneto". In conclusione, il segretario generale assicura che i sindacati porteranno avanti "un impegno che consideriamo decisivo per il livello di civiltà del nostro territorio con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, fino a quando questo inaccettabile primato veneto non sarà che un drammatico ricordo".