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Un tecnico manutentore, Leandro Caprarelli, 34 anni, residente nel vicentino, è morto all'ospedale di Santorso (Vicenza) a cause delle ferite riportate in un infortunio sul lavoro avvenuto nella mattinata di lunedì 11 novembre nell'azienda “De Marchi Marmi” di Malo (Vicenza). La vittima era originaria di Monticelli, frazione di Esperia, in provincia di Frosinone. L'uomo, tecnico dell’azienda di impianti fotovoltaici Tecnorinergy, anch'essa di Malo, era salito nel tetto di un capannone per sistemare l'impianto fotovoltaico, ma è caduto nel vuoto da un'altezza di oltre cinque metri, a causa del cedimento di un cupolino in vetrocemento. Caprarelli era stato ricoverato in condizioni disperate e sottoposto a intervento chirurgico, ma i traumi subiti nella caduta si sono rivelati troppo gravi. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri e tecnici dello Spisal dell'Ulss 7 Pedemontana. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma per ora non vi sono iscritti al registro degli indagati.
“Questo ennesimo dramma sul lavoro rende ancora più inaccettabile il fatto che manchino i controlli perché i servizi di prevenzione, gli Spisal, non sono messi in grado di operare per la penuria di risorse e di personale”, commentano Giampaolo Zanni (segretario generale Cgil Vicenza) e Morgan Prebianca (segretario generale Fiom Cgil Vicenza): “Dopo l'ultimo infortunio mortale avevamo unitariamente chiesto al prefetto una ‘scossa’, un forte intervento contro gli infortuni nella nostra provincia. Sono passati due mesi e ancora attendiamo. Non ci resta che la lotta sindacale per costringere le aziende a investire sulla sicurezza, le istituzioni a intervenire e i lavoratori a essere i primi a pretendere sicurezza nei luoghi di lavoro”.