La Fiom "esprime la vicinanza alla famiglia di Paolo Pulvirenti, giovane lavoratore siciliano trasfertista di 25 anni, che ieri è morto nella raffineria Saras per il non rispetto delle norme di sicurezza". E' quanto si legge in una nota del segretario generale, Maurizio Landini.
Ieri pomeriggio, ancora una volta, prosegue la nota, "abbiamo dovuto registrare la morte di un giovane lavoratore metalmeccanico, addetto nelle opere di manutenzione della raffineria Saras dei fratelli Moratti a Sarroch vicino Cagliari, deceduto per aver inalato acido solforico fuoriuscito da un impianto della raffineria ove era stato obbligato a continuare a lavorare, anche se era stato già dato l'allarme per la presenza di questo gas nervino".
"Si conferma, purtroppo, quanto avevamo già detto in occasione della morte dei tre lavoratori avvenuta l'anno passato: la Saras è un'azienda pericolosa, perché non rispetta le norme di sicurezza e i lavoratori addetti alla manutenzione sono permanentemente a rischio.”
"La ,magistratura ha confermato la nostra valutazione, rinviando a giudizio, per quelle tre morti, vari dirigenti dell'Azienda. Noi, come sempre facciamo, ci siamo costituiti come parte lesa, ed anche oggi, per questo nuovo omicidio faremo altrettanto".
"Siamo vicini ai lavoratori della raffineria che sono oggi in sciopero, riconfermando ancora una volta che la vita dei lavoratori è più importante di qualsiasi altra cosa, che non è accettabile morire lavorando - conclude - e per questo è necessario non avere incertezze nell'azione da realizzare anche nell'azienda dei fratelli Moratti".
Incidenti lavoro: Fiom, la Saras si conferma pericolosa
12 aprile 2011 • 00:00