Alcune decine di lavoratori degli stabilimenti dell'area ex Olivetti di Scarmagno hanno raggiunto Torino, nonostante il maltempo e manifestano davanti all'assessorato regionale al Lavoro, dove è previsto un incontro.

"Organizziamo questa manifestazione per riconquistare la giusta attenzione da parte di tutti: aziende delle aree produttive e istituzioni, con l’intento di dare una soluzione al problema", spiegano le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm. Per i sindacati, la situazione è ulteriormente peggiorata. "Nonostante le ottimistiche dichiarazioni, il problema delle aree per il reinsediamento delle aziende è tuttora irrisolto. La mancata ripresa lavorativa ha già fatto trasferire alcune attività in altre regioni, mentre i ritardi nel rinnovo dell’approvazione della cassa integrazione lascerà i lavoratori senza un’indennità economica per un lungo periodo".

I lavoratori chiedono dunque che la Regione faccia un intervento di mediazione tra la proprietà e le aziende sui contratti di locazione del terreno, in modo che Celltell e Wirelab possano riprendere il lavoro. C'è inoltre per 250 lavoratori il problema della cassa integrazione: la domanda presentata a fine giugno - spiega Lino Malerba della Fiom - non è stata infatti validata per cavilli burocratici.

Lavorano invece nell'ex stabilimento Ico dell'Olivetti i 180 dipendenti della Innovis, per i quali sono stati ottenuti i contratti di solidarietà e, nell'ex Palazzo Uffici, i 270 lavoratori di Comdata.