Migliorare la collaborazione tra le istituzioni senegalesi e italiane, per favorire lo scambio delle informazioni utili a rendere più facile l'esercizio dei diritti di tutti i migranti verso e dall'Italia; accelerare il percorso per la sottoscrizione di una convenzione bilaterale tra Senegal e Italia. Sono questi gli argomenti affrontati nella giornata della tutela dei diritti dei migranti promossa dall'Inca che si è svolta nei giorni scorsi a Dakar.
Nel suo intervento, Morena Piccinini, presidente dell'Inca, ha sottolineato l'importanza di garantire la tutela individuale non soltanto agli italiani, ma a tutti coloro che hanno un rapporto con il nostro paese. "E' questa la missione che l'Inca svolge da sempre - ha spiegato Piccinini - nei 27 paesi del mondo -, dove è presente. Un impegno che svolgiamo perché crediamo nell'universalità dei diritti e combattiamo ogni forma di discriminazione e di sfruttamento del lavoro".
All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il Console, in rappresentanza dell'ambasciata italiana in Senegal, sindacalisti e istituzioni che hanno sottolineato il ruolo fondamentale dell'Inca nel cercare di dare tutta l'informazione e l'orientamento non soltanto agli stranieri che arrivano nel nostro paese, ma anche a chi fa ritorno nei paesi di origine, per aiutare queste persone nell'esercizio dei diritti previdenziali e socio-assistenziali.
Una missione non facile che deve fare i conti con le non poche difficoltà nel reperire tutta la documentazione necessaria per poter rivendicare un diritto. La comunità senegalese in Italia è tra quelle che per prime si sono inserite e perciò non è raro che alcune persone, dopo aver lavorato per anni nel nostro paese, abbiano acquisito il diritto a pensione. Secondo alcuni dati dell'Inca in Italia ci sono circa 18.000 pratiche aperte che riguardano lavoratori senegalesi. Tuttavia, avverte il patronato della Cgil - la mancanza di una documentazione, derivante dalla scarsa comunicazione tra le istituzioni italiane e senegalesi, ritarda molto l'effettivo esercizio del diritto.
Per questa ragione, secondo l'Inca, è decisivo arrivare al più presto alla stipula di una convenzione bilaterale sulla sicurezza sociale tra le istituzioni del Senegal e quelle italiane, in grado di migliorare la tutela individuale previdenziale e socio-assistenziale dei migranti. Per raggiungere l'obiettivo, secondo il patronato della Cgil, è importante che il governo italiano faccia la sua parte, così come gli stessi enti previdenziali.
Inca: in Senegal per tutelare i diritti dei migranti
16 febbraio 2015 • 00:00