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Gazebo, materiale informativo, casacche rosse, consulenza, costumi: oggi, venerdì 4 agosto, la Filcams Cgil scenderà nuovamente in spiaggia, stavolta a Tirrenia, in provincia di Pisa (al Bagno degli Americani, ore 14,30-18,30) per una nuova tappa della campagna a favore dei diritti dei circa 400 mila lavoratori stagionali del turismo (slogan: “D’estate ti fai il mazzo? Vieni a conoscere le tue carte”), ovvero bagnini, baristi, camerieri, cuochi, addetti alle pulizie.
La campagna (qui la pagina ufficiale) è partita a giugno, subito dopo che il governo ha deciso di reintrodurre i buoni lavoro con un emendamento nella “manovrina” sui conti pubblici, tra l’altro senza sostanziali modifiche con il passato. Una tegola per il settore del turismo, già provato dagli interventi legislativi sul mercato del lavoro degli ultimi anni.
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“Come è ampiamente noto – spiega Cristian Sesena, segretario nazionale Filcams Cgil –, negli ultimi anni le problematiche di queste centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori sono aumentate a fronte degli interventi introdotti dal governo Renzi alla Naspi; a ciò si aggiunge il mancato rinnovo di alcuni importanti contratti collettivi nazionali, come quelli della ristorazione”.
Una campagna, quella della Filcams, molto forte anche sui social con gli hashtag #7dicuori e #conosciletuecarte, a sottolineare l'importanza dell'informazione sui propri diritti, spesso molto carente tra i lavoratori del turismo. Ma anche una campagna itinerante, direttamente nei luoghi del lavoro turistico estivo: tappa obbligata, dunque, nel mese di luglio la riviera romagnola, 14 comuni per 110 chilometri di costa, dove – come denuncia la Filcams dell'Emilia Romagna – è diffuso l’utilizzo di contratti collettivi “pirata” sottoscritti da sindacati di comodo, “lo sfruttamento intensivo delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati a turni massacranti svolti senza alcun tipo di tutela e di rispetto delle norme sulla salute e sicurezza” e “la presenza di tutte le forme contrattuali precarie tese a risparmiare sul costo del lavoro a danno dei lavoratori”.
Poi la campagna si è spostata nelle Marche, per l'esattezza a Pesaro, dove quest'anno la Filcams ha “assistito alle richieste urlate a gran voce da parte di imprese e associazioni datoriali della mancanza di manodopera". Richieste alle quali il sindacato contrappone la necessità di “certezze in merito alla regolarità e legalità dei contratti di lavoro".
Oggi, invece, come detto, è la volta della Toscana, appuntamento a Tirrenia. “Abbiamo deciso di 'scendere in spiaggia' perché si tratta di una platea di lavoratori che sono difficilmente raggiungibili, che si rivolgono alle nostre sedi spesso in situazioni di vertenzialità – afferma Cinzia Bernardini, segretaria generale della Filcams Cgil Toscana –. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le loro condizioni di lavoro, essere al loro fianco per informarli, difendere i loro diritti ed estendere la nostra tutela. Non potevamo farlo se non andando nel loro luogo di lavoro”.
"Si tratta – continua Bernardini – di decine di migliaia di lavoratori in Toscana. Un esercito di bagnini, baristi, camerieri, lavapiatti, cuochi, animatori, addetti degli alberghi, professionalità che trovano opportunità di lavoro soprattutto nella stagione estiva e a condizioni sempre peggiori. Si tratta spesso di giovani alle prime esperienze lavorative che non sanno facilmente muoversi in un mondo che ha sempre più le caratteristiche di una giungla”.