Quelle sedici morti non sono una fatalità, ma il frutto delle condizioni in cui lavorano e si recano nei luoghi di lavoro i tantissimi braccianti impegnati nelle campagne di raccolta in questo periodo dell'anno. Parte da questa convinzione la grande manifestazione che oggi, 8 agosto, attraverserà le vie di Foggia. Un'iniziativa fortemente voluta dai sindacati del lavoro agricolo, Flai, Cgil, Fai Cisl e Uila Uila per sensibilizzare l'opinione pubblica dopo la morte di 16 braccianti agricoli, tutti migranti, in due incidenti stradali avvenuti sabato scorso e lunedì sulle strade delle campagne foggiane e per i quali sono in corso indagini per caporalato.

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La manifestazione partirà alle 18 dal piazzale della stazione e si snoderà per le principali vie della città, fino a giungere nei pressi del Teatro Giordano in piazza Cesare Battisti, dove si terranno gli interventi a chiusura della manifestazione. Nata come iniziativa territoriale, con il passare del tempo la manifestazione ha assunto un chiaro carattere nazionale e saranno migliaia le persone che si sposteranno da tutta Italia per raggiungere Foggia. Moltissime le adesioni da parte delle strutture sindacali della Cgil, che sarà presente con delegazioni da praticamente tutte le regioni italiane.

Molte le adesioni anche dal mondo dell'associazionismo e dell'impegno civile. Ecco un elenco delle sigle che parteciperanno (in continuo aggiornamento): Intersos, Libera, Arci, Acli, Anolf, Amici dei migranti, Associazione Baoubab, Associazione Arcobaleno, Cooperativa Alterego, Cooperativa Pietra di scarto, Caritas, Consulta immigrazione Comune di Cerignola, Associazione Solidaunia, Casa Sankara, Arci Bassa Valle Cecina, Arci Puglia, Legambiente, Slow Food.

“La verità che sta dietro a queste stragi è che il trasporto è in mano ad un sistema di caporalato che non solo lucra sulla giornata lavorativa e sfrutta le persone, ma facendole viaggiare come merci o carne da macello ne mette a rischio la vita”, affermano in una nota congiunta Susanna Camusso e Ivana Galli, segretarie generali di Cgil e Flai Cgil. “Questi furgoni fatiscenti e senza autorizzazione alcuna vanno fermati per fornire un trasporto sicuro – aggiungono le due sindacaliste - Si poteva fare un bando per il trasporto dei lavoratori agricoli ma non è stato fatto perché le aziende non hanno fornito i dati completi per attivare lo stesso”.

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“‭Chiediamo - concludono Camusso e Galli - che venga convocato immediatamente il tavolo interministeriale con prefetto, istituzioni e sindacati. Le stragi di questi giorni mostrano a tutti quale sia la condizione di tanti lavoratori agricoli, una condizione limite che sta collassando non solo sul versante dello sfruttamento ma anche, come era prevedibile, su quello del nodo del trasporto che, con mezzi inadeguati e fatiscenti, sta mettendo a repentaglio centinaia di vite umane”.

Intanto, l'inchiesta della Procura di Foggia muove i suoi primi passi. I magistrati - secondo quanto riporta Repubblica - hanno individuato sei aziende (5 pugliesi e una molisana) dove le vittime avrebbero prestato servizio prima dei due incidenti stradali.