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Erano almeno mille le educatrici e gli educatori che, insieme ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, hanno dato vita oggi, 28 gennaio, ad un presidio di protesta sotto il Consiglio regionale Lombardo contro la delibera regionale sugli asili nido.
“Non condividiamo la scelta di cambiare il calendario scolastico senza rispettare quanto stabilito dal contratto nazionale delle funzioni locali (non superare le 42 settimane) e mettendo in discussione le tutele di lavoratrici e lavoratori, minando il perimetro pubblico del servizio”, spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rilevando che “anche stabilire un rapporto numerico educatore/bambini di 1 a 8, senza modularlo in base all'età dei piccoli utenti, è sbagliato e non tiene conto delle loro esigenze così diverse”. Ulteriori preoccupazioni nascono “dall'assenza di specifiche chiare in presenza di bambini disabili: che fare per loro?”.
Le rappresentanze sindacali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl sono state ricevute dai capigruppo di maggioranza e di minoranza e dalla terza commissione consiliare. “Abbiamo esposto le criticità individuate nella delibera, trovando un ascolto attento da parte di consigliere e consiglieri – scrivono in una nota i sindacati – che ci hanno richiesto molti chiarimenti sia rispetto alle nostre valutazioni sia rispetto all’attuale organizzazione dei servizi educativi 0-3 anni”.
“Ci è stato così richiesto un documento puntuale sulle nostre rivendicazioni, da presentare entro la riunione di Commissione di domani – prosegue la nota –. Contiamo che questo sia il segnale della disponibilità a fare un passo indietro e a sospendere o a modificare la delibera. Siamo pronti a continuare questa battaglia per nidi di qualità e per la tutela professionale del personale educativo”, concludono.