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Il 28 e 29 novembre, in occasione dell'apertura della COP21 di Parigi (29 novembre-11 dicembre) si terrà nelle maggiori città di tutto il mondo la "Global Climate March". In Italia la Coalizione per il Clima, alla quale la Cgil aderisce insieme a oltre 150 organizzazioni e associazioni impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici, organizza domenica 29 una grande manifestazione a Roma che partirà da piazza Campo de' Fiori alle ore 14 e si concluderà in via dei Fori Imperiali con un concerto alle ore 17.
“La Cgil aderisce in modo convinto alla Coalizione per il clima – sottolinea il segretario confederale di corso d'Italia Danilo Barbi –, ancora oggi, purtroppo, non viene data abbastanza importanza alla questione ambientale e climatica, mentre noi pensiamo che nel nostro futuro il lavoro e l'ambiente non devono più essere considerate questioni in contraddizione tra di loro, anzi – avverte Barbi –, la nuova occupazione e la nuova industria saranno legate all'economia ambientale e all'energia rinnovabile”.
L'appuntamento di Parigi, al quale prenderanno parte i leader dei governi mondiali, è una tappa molto importante per il futuro del nostro Paese: “Ci auguriamo – dice ancora Barbi – che produca un accordo vero, vincolante ed equo soprattutto per i Paesi in via di sviluppo e per le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo”.
Il clima e la riduzione delle emissioni di gas serra, con il conseguente contenimento dell'aumento della temperatura globale entro i 2° (o 1,5° se possibile), spiega Barbi, “devono essere la battaglia di tutti, perché, come sostiene giustamente il sindacato mondiale, non c'è lavoro in un pianeta morto. Per questi motivi invitiamo tutte e tutti a partecipare alla marcia per il clima che si terrà il 29 novembre a Roma”.
Quello di Roma sarà solo uno degli oltre 2.300 eventi della grande Marcia Globale che, lo stesso giorno, coinvolgerà milioni di persone in più di 150 città, tra cui Londra, Berlino, Madrid, Amsterdam, Barcellona, e poi San Paolo, Johannesburg, Sydney, Canberra, Kampala, Tokyo, Dhaka, Bogotà. Una giornata di mobilitazione internazionale che dopo i tragici fatti di Parigi e il divieto del governo francese di organizzare le manifestazioni per il clima nella capitale, si carica di un ulteriore significato: sconfiggere la paura e costruire la pace.