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Sala stracolma e corridoi pieni per l'assemblea di tutte le sigle sindacali e delle RSU tenutasi stamattina, 18 novembre, nella sede del Consiglio Regionale del Lazio e a cui hanno partecipato oltre 1500 lavoratori della Regione. Oggetto dell'assemblea il taglio del salario accessorio operato dalla Giunta Zingaretti.
"I lavoratori - si legge in una nota di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl di Roma e Lazio - non accettano che, mentre ancora sussistono intollerabili sprechi, a dover pagare il conto siano sempre e soltanto loro, gli stessi puniti da anni di blocco della contrattazione nazionale e dall'impoverimento delle buste paga. Mentre continueremo lo stato di agitazione per ricondurre la Giunta a una maggiore ragionevolezza - continuano i sindacati - non possiamo che portare all'attenzione del Presidente Nicola Zingaretti alcune violazioni dei diritti sindacali registrati in questi giorni, in particolare l'ostruzionismo praticato ai danni dei lavoratori delle sedi esterne al comune di Roma, ma sempre dipendenti della Regione Lazio, che oggi per partecipare all'assemblea hanno dovuto chiedere un giorno di ferie perché non autorizzati".
"Un fatto grave, che siamo sicuri verrà condannato per ripristinare quelle corrette relazioni sindacali, senza le quali un ente pubblico non può funzionare in modo sano e armonioso. La Giunta - concludono le tre sigle - ascolti i lavoratori ed eviti ulteriori tagli alle buste paga. In caso contrario l'intensificazione della mobilitazione sarebbe inevitabile, senza escludere il ricorso allo sciopero generale".