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Oggi (21 luglio) è il giorno del nuovo incontro tra sindacati e azienda per discutere del ricollocamento dei lavoratori dell'Agnesi di Imperia, stabilimento di cui è stata decisa la chiusura per il prossimo 31 dicembre con trasferimento della produzione della pasta a Fossano. Il Gruppo Colussi, proprietario dello storico marchio di pasta, si è impegnato a fare chiarezza su alcuni punti ancora non chiari che riguardano il destino dei dipendenti. L'azienda si era infatti riservata di esprimersi in un secondo momento su alcuni numeri che riguardano il ricollocamento dei 103 lavoratori attualmente impiegati.
E per tutti quei lavoratori che non avranno la possibilità di raggiungere la pensione, si prospetta l'ipotesi di un ricollocamento tutt'altro che agevole. Saranno pochi infatti i posti di lavoro che resteranno a Imperia (dove dovrebbe nascere un museo della pasta), mentre per gli altri lavoratori (almeno una novantina) si prospetterà la necessità di trasferirsi in altre sedi: lo stabilimento di Fossano, in provincia di Cuneo, in quello di Leinì (Torino) e quello di Tavarnelle, in provincia di Firenze, dove si produce il marchio “Sapori”.
In una dichiarazione rilasciata alla Stampa dopo l'ultimo confronto con l'azienda Fulvio Fellegara, segretario provinciale della Cgil e Claudio Bosio, segretario interprovinciale della Cisl avevano spiegato: "Stiamo cercando di ottenere dall’azienda un sostegno economico per tutti i lavoratori, ma non sarà possibile quantificarlo fino a quando non si saprà con certezza chi resterà a Imperia nel previsto museo della pasta, chi accetterà il trasferimento in altre zone della Liguria, oppure in Piemonte e in Toscana e ancora chi verrà licenziato e chi accompagnato al pensionamento. Il nostro obbiettivo è che ognuno abbia un sostengo aggiuntivo rispetto al Trattamento di fine rapporto, ma per poter quantificare le cifre è necessario prima individuare i vari casi. Per questo verranno avviati dei singoli colloqui fra il direttore dello stabilimento e ogni lavoratore, alla presenza di rappresentanti sindacali. In questo modo avremo il quadro preciso delle esigenze e delle intenzioni di ogni dipendente".