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In piazza per protestare contro la chiusura dell’Istituto mediterraneo di ematologia (Ime) e per costringere i dicasteri soci della Fondazione (ministero della Salute, degli Esteri e dell'Economia) e la Regione Lazio a trovare una collocazione ai 41 dipendenti. La manifestazione, organizzata dai sindacati della funzione pubblica e dei medici di Cgil, Cisl e Uil si svolge oggi, 25 luglio, alle ore 10 a Roma presso il ministero della Salute (in piazza Castellani 10). L'Istituto, nato nel 2003 su iniziativa di Regione e dicasteri competenti, è considerato un centro d'eccellenza della sanità italiana.
“La protesta, fase culminante di una mobilitazione che dura da mesi, è indetta per dire no al licenziamento collettivo dei dipendenti Ime", scrivono Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio, Cisl Medici, Uil Medici e Anaoo Assomed: "Licenziamento che avviene dopo che, per ragioni ancora sconosciute, ministeri e Regione Lazio hanno improvvisamente deciso di cancellare un istituto prestigioso con all’attivo 320 trapianti allogenici di piccoli pazienti provenienti da 39 Paesi”.
“Il risultato – continua la nota – è che la nostra regione e il nostro Paese hanno perso un centro d’eccellenza, riconosciuto punto di riferimento internazionale in campo ematologico, e ora anche le straordinarie professionalità dei lavoratori rischiano di andare dissipate. Non permetteremo che siano i lavoratori a pagare il prezzo di una gestione sbagliata". Per i sindacati, i ministeri della Salute, degli Esteri, dell'Economia e la Regione Lazio devono "farsi carico della ricollocazione dei lavoratori che ingiustamente stanno perdendo il proprio posto di lavoro”.