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Accordo all'Ilva di Taranto. Rispetto alla richiesta avanzata martedì scorso da parte aziendale, scende da 4.459 a 4.074 il numero massimo di esuberi calcolati, a fronte dei quali saranno 11.200 i lavoratori coinvolti nei contratti di solidariertà. La cifra è stata fissata nel confronto di oggi (24 febbraio) tra l'azienda e i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Usb e Flmu. È quanto si apprende dalle agenzie di stampa.
L'intesa avrà decorrenza dal 3 marzo 2015 al 2 marzo 2016. Il criterio concordato è quello della rotazione su 11.200 'solidarizzanti'. La platea dei lavoratori è così suddivisa: Area fusione 1.108 unità (su una forza lavoro di 4.322 persone), Laminazione e Tubifici 1.815 (su una forza lavoro di 2.425), Area Servizi e manutenzione 1.151 (su 4.453).
In un documento consegnato nei giorni scorsi ai sindacati, l'azienda aveva spiegato che "sulla base degli andamenti delle richieste di mercato, sarà necessario effettuare temporanee fermate parziali o anche totale di tutti gli impianti dell'area a caldo, con inevitabile emergere di esuberi strutturali". L'azienda, è scritto nell'accordo odierno, ha dichiarato che "al termine del periodo coperto dal contratto di solidarietà", salvo la decisione concordata di eventuali proroghe, "riassorbirà l'attuale esubero in maniera integrale".