I lavoratori e lavoratrici dell’Ilva di Genova hanno detto sì all’accordo nazionale e al rispetto dell’Accordo di programma per Genova. Ne dà notizia la Fiom genovese, che chiede la convocazione di un "tavolo di confronto con tutti i firmatari di quell’Accordo". Altrimenti, aggiunge il sindacato, "sarà mobilitazione". Al referendum hanno votato 1.123 dipendenti di Ilva Genova. 1.012 (90,1%) si sono dichiarati favorevoli e 99 (8,8%) contrari. 

"Ora bisogna dare seguito a ciò che si è scritto nell’accordo nazionale su Genova: tutti i firmatari dell’Accordo di programma (governo, enti locali, autorità portuale, prefettura, sindacati) intorno ad un tavolo entro il 30 settembre". La Fiom ricorda che in quella data scadono la cassa integrazione e i lavori di pubblica utilità. "Il rischio che il 1 ottobre i lavoratori dell’Ilva di Genova non abbiano l’ammortizzatore sociale e l’integrazione al reddito è una pericolosa realtà. L’attesa può durare fino al 23 settembre ma di fronte al silenzio da parte del governo, il 24 settembre non può che essere l’inizio di una mobilitazione con la stessa determinazione che in questi anni abbiamo praticato", conclude la Fiom.