Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini intervistato dalla Stampa torna sui dati presentati a Taranto dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che "sono gli stessi resi pubblici un mese fa dall'esponente dei Verdi, Angelo Bonelli", precisa il ministro. Per questo Clini non è "sconvolto", ma è "preoccupato e impressionato soprattutto per il numero elevato di tumori infantili".
Quei dati, secondo il ministro, raccontano che "nei decenni precedenti si sono accumulati fattori di rischio". Clini cita l'esempio del dato sul mesotelioma pleurico: "E' provocato dall'amianto e ha bisogno di una esposizione decennale per manifestarsi. L'amianto era utilizzato soprattutto nei Cantieri navali dell'ex Arsenale".
"Taranto - osserva il ministro - è l'ultimo dei simboli di un'ndustrializzazione che nel secolo scorso non considerava
prioritaria la valutazione degli effetti degli insediamenti sulla salute e l'ambiente". "In passato - continua - sicuramente l'Italsider prima e l'Ilva dopo hanno avuto una importante responsabilità nell'inquinamento di Taranto. Oggi l'Ilva ha la responsabilità di un inquinamento ambientale legato soprattutto ai vecchi impianti dell'area a caldo e del parco minerario. E per questo la nuova Aia ha prescritto misure molto severe. Il presente deve vedere Taranto trasformarsi in un immenso cantiere. Bisogna bonificare la città perchè è vero che il rischio sanitario è elevato, provocato da antiche sedimentazioni nei terreni e in mare".
Ilva: Clini dopo dati choc, bisogna bonificare Taranto
23 ottobre 2012 • 00:00