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“Sono ore molto difficili e molto strane e giustamente non ci si deve inventare delle contrapposizioni che non ci sono. Non abbiamo intenzione di essere in conflitto con la città né di mettere in conflitto il diritto alla salute con il diritto al lavoro e bisognerebbe dire alle aziende che queste sono le ore in cui bisogna capire quali sono gli impegni concreti da attuare per rinnovare gli impegni e per fare gli interventi di sicurezza ambientale che devono essere fatti per rinnovare impianti”. Lo dice Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, in diretta a Radio Anch'io su Radio Rai Uno.
“Il tema della compatibilità ambientale della produzione è molto importante – continua Camusso - e che noi affrontiamo sempre a partire dalla necessità del lavoro da un lato ma anche della funzione industriale del nostro paese. Trovo un po' di leggerezza in chi dice: 'non ci serve, si può lavorare nelle bonifiche'. Si deve lavorare nelle bonifiche ma si deve difendere la produzione industriale in questo paese”.
“L'impianto siderurgico è una cosa molto delicata - conclude il segretario Cgil - se lo si spegne non è affatto detto che possa ripartire. Spegnerlo sarebbe una scelta molto complicata e per questo crediamo che in queste ore debbano succedere delle cose da parte del governo e dell'azienda”, ovvero: “Ridefinire la certificazione ambientale sulla base delle norme emesse dalla stessa comunità europea e l'impegno di un piano di investimenti con la garanzia del governo che renda esplicito che si apre la fase di risanamento e di tutela”.
“Oltre a giustamente dire che Ilva è un'azienda strategica per le produzioni industriali del nostro paese e un'azienda fondamentale per l'occupazione in quella città - continua Camusso - bisogna anche dire che si metteranno in atto tutte le iniziative e gli investimenti possibili che le leggi italiane e le direttive europee impongono per salvaguardare la salute dei lavoratori e di tutta la città”. “Che le imprese facciano fatica ad investire purtroppo lo sappiamo e per questo continueremo a batterci, così come ci stiamo battendo in queste ore, con la manifestazione di domani e con gli scioperi in corso nel gruppo Ilva per rivendicare gli investimenti che servono per ricostruire un clima positivo”, ha concluso il segretario Cgil.