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ArcelorMittal conferma la volontà di recedere dal contratto per l'acquisizione della fabbrica: è stata Lucia Morselli, recentemente nominata amministratore delegato dell'ex Ilva, a ribadirlo ai segretari generali di Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto, nel corso di un incontro che si è svolto oggi pomeriggio, 5 novembre, nello stabilimento siderurgico. Morselli ha anche riferito ai sindacati che avvierà domani, 6 novembre, la procedura tecnica di riconsegna all'amministrazione controllata del personale dello stabilimento.
"Aprire domani le procedure di cessione di ramo di azienda, previste dall'articolo 47, era nelle cose scritte ieri. Ma ci chiediamo: perché domani? Potevano aspettare qualche giorno. In 30 giorni si potevano fare tante procedure. È evidente che danno almeno il segnale che la loro decisione sia già presa", ha detto Antonio Talò, segretario della Uilm Uil di Taranto, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro con Morselli.
Ripristinare l'immunità penale per ArcelorMittal può essere la soluzione? "Le forze politiche che vogliono farlo si mettessero in pace col cervello", ha detto Giuseppe Romano, segretario Fiom Cgil Taranto. "E comunque un ripensamento non sarebbe scontato - ha osservato ancora Romano - perché come evidenziato al tavolo c'è anche la questione molto pesante dello spegnimento dell'altoforno 2 che potrebbe trascinarsi anche gli altri due altiforni e quindi la situazione è abbastanza complicata".
Circa il fatto che fonti vicine a Ilva in amministrazione in straordinaria hanno detto che la data del 13 dicembre prossimo non va intesa come data entro cui vanno fatti i lavori di messa a norma dell'altoforno 2 ma come presentazione della progettazione, Romano ha dichiarato che "potrebbero anche farcela ma poi entro ulteriori 30 giorni devono fare i lavori. Bisogna capire se la Magistratura gli dara' ancora un po' di tempo".