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“Siamo soddisfatti che il voto sul Ceta, previsto per quest'oggi (25 luglio) in Senato, sia stato rimandato a settembre, salvo improbabili colpi di mano agostani. È un primo risultato della mobilitazione e dell'impegno profuso da un gran numero di associazioni, tra cui la Cgil e le sue categorie”. Così in una nota il responsabile politiche europee e internazionali Fausto Durante.
“Riteniamo - prosegue il dirigente sindacale - che il trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea sia un accordo che non risponde ai bisogni e ai diritti dei cittadini e dei lavoratori. È malsano per l'agricoltura italiana, per la qualità del cibo e dei prodotti alimentari e per i servizi pubblici. Per questo, non può essere approvato frettolosamente, nel silenzio e nell'assenza di dibattito e di informazione pubblica e senza un adeguato percorso democratico”.
“La nostra azione quindi non si fermerà. A settembre - conclude Durante - riprenderemo le iniziative di sensibilizzazione per creare una coscienza collettiva sulle conseguenze del Ceta e affinché il Parlamento italiano decida tenendo conto delle legittime preoccupazioni e del parere negativo di larga parte del Paese”.