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“Le dichiarazioni del ministro Poletti sulla riforma dei patronati, di cui stiamo aspettando i decreti attuativi da giugno, mal si conciliano con i tagli contenuti nella legge di stabilità, in via di definizione, che vengono proposti per il secondo anno consecutivo”. E' questo il commento di Morena Piccinini, presidente Inca a proposito delle affermazioni rese questa mattina dal ministro del Lavoro in occasione della presentazione del Bilancio sociale 2014 dell'Inps.
Secondo la presidente dell'Inca, “le indiscrezioni circa una ulteriore riduzione del Fondo patronati, accompagnata a un’altra diminuzione dell'aliquota contributiva e dell'acconto, sono la traduzione sbagliata di una impostazione fortemente penalizzante per gli istituti di patronato che, nonostante il processo di telematizzazione dell'inoltro delle pratiche, coprono il 36,4 per cento del totale delle domande di assistenza da parte dei cittadini, inoltrate all'Inps nel 2014”.
“Peraltro – spiega Piccinini -, i tagli proposti in finanziaria vanno a sommarsi a quelli già operativi dallo scorso anno di 35 milioni di euro. Se venisse confermata questa indiscrezione sarebbe una ulteriore stangata che, ancora una volta, avrebbe inevitabilmente un impatto sulla capacità di intervento della rete dei patronati”.
“Se le intenzioni del governo sono quelle di razionalizzare e ottimizzare il ruolo di questi interlocutori preziosi per l'Inps, salvaguardandone la presenza – conclude la presidente dell'Inca -, non è certo questa la strada da percorrere. I tagli al fondo patronati sono una scorciatoia che rischia di comprimere il diritto dei cittadini ad avere un'assistenza previdenziale gratuita e di compromettere la stessa funzionalità dell'Inps”.