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La Carta dei diritti universali del lavoro. Questo è l’argomento della rubrica ‘Conoscenza e organizzazione’ su Rassegna Sindacale e di 'Quadrato Rosso, la formazione va in rete' su RadioArticolo1 dell’ultima settimana, realizzato con il commento della segretaria confederale, Serena Sorrentino, di Lorenzo Fassina, dell’Ufficio giuridico Cgil, e di Giancarlo Pelucchi, responsabile della formazione Cgil.
“La Carta è un corpus giuridico unico, imponente, composto da 97 articoli. Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a continue manomissioni, fino ad arrivare a una vera destrutturazione del diritto del lavoro. Perciò, abbiamo deciso di dare una ‘sterzata’, mettendo a punto una proposta con una prima parte ‘paracostituzionale’, una seconda dedicata alla contrattazione collettiva e una terza sulla proliferazione delle forme contrattuali precarizzanti. Facendosi carico di questo progetto e condividendolo con tutti i lavoratori, con un ddl d’iniziativa popolare, la Cgil fa un’operazione meritoria e doverosa, si batte contro la mercificazione del lavoro e il neoliberismo imperante, puntando sulla qualità del lavoro e contro l’abbassamento dei diritti dei lavoratori. La nostra è soprattutto una sfida culturale”, ha detto Fassina.
“Abbiamo riscritto tutto il diritto del lavoro, con un’operazione ambiziosa e identitaria, che è un po’ la somma di tutte le battaglie e di tutti gli accordi sottoscritti in questi anni. Abbiamo messo a punto una norma che presenta gli stessi caratteri della legge 300/1970, e vuole essere un’estensione e una modernizzazione di quei princìpi, poggianti su un punto fondamentale, la contrattazione, come sosteneva ai suoi tempi Giacomo Brodolini, il ‘padre’ dello Statuto dei lavoratori. Oggi vogliamo estendere a livello universale i diritti per renderli esigibili a tutti. L’obiettivo è una legge in grado di rispondere ai continui cambiamenti dell’organizzazione del lavoro senza stravolgimenti, perché la nostra Carta possiede già al suo interno i caratteri necessari e gli strumenti di riequilibrio”, ha affermato Sorrentino.
“Lanciamo il primo programma di formazione a distanza sulla Carta, gestito direttamente dalla Cgil, che si compone di sei cicli, di cui ognuno prevede due lezioni, una a cura della Sorrentino e una di un costituzionalista; in più, ci sono i riferimenti e il commentario ai singoli articoli. I codici non sono semplicissimi: per questo, abbiamo provato a semplificarli e ci avvarremo anche dell’ausilio di corsi specifici di diritto del lavoro. Abbiamo l’ambizione di spiegare ai giovani sindacalisti argomenti complicati senza stravolgerli, con un linguaggio comprensibile a tutti, evitando di perdere profondità, complessità e qualità della proposta Cgil. Il tutto, sarà poi pubblicato on line sul sito della confederazione”, ha precisato Pelucchi.