"Mai più un simile orrore disonori l'umanità". Così Joseph Ratzinger nel suo viaggio in Israele parla dell'"orrenda tragedia" della Shoah. "Il grido delle vittime riecheggia ancora nei nostri cuori - sottolinea Benedetto XVI durante la visita a Yad Vashem, il museo dell'Olocausto a Gerusalemme -, la Chiesa cattolica prova profonda compassione per le vittime qui ricordate e si schiera a fianco di chi anche oggi è oggetto di persecuzioni". Non bisogna mai negare la Shoah, secondo il Papa, ma serve "ogni sforzo per combattere l'antisemitismo dovunque si trovi, e per promuovere il rispetto e la stima verso gli appartenenti a ogni popolo, razza, lingua e nazione in tutto il mondo".

"Vengo a pregare in modo speciale per la pace",
spiega il pontefice. Tra Israele e Palestina "bisogna trovare una pace giusta", a suo giudiuzio, perchè "le speranze di innumerevoli uomini, donne e bambini dipendono dall'esito dei negoziati tra israeliani e palestinesi. In unione con tutti gli uomini di buona volontà - aggiunge - supplico quanti sono investiti di responsabilità a esplorare ogni possibile via per la ricerca di una soluzione giusta alle enormi difficoltà".