Centinaia i docenti toscani costretti a spostarsi in altre regioni per effetto della cosiddetta buona scuola. Motivo: il malfunzionamento dell'algoritmo che disciplina i trasferimenti per le primarie e medie (decine i casi di errore segnalati alla Cgil in Toscana). In pratica, docenti con punteggi alti, che avevano messo come prima scelta una città, si sono visti assegnare sedi lontane rispetto ad altri con punteggi più bassi, ai quali invece è stata assegnata proprio quella città anche se era stata impostata come scelta secondaria. In caso di errore, per i docenti si spalancano le porte della conciliazione o della procedura di urgenza davanti al giudice del lavoro. E con la pubblicazione dei trasferimenti dei professori delle scuole superiori, prevista per il 13 agosto, la situazione potrebbe diventare ancora più esplosiva. La Flc Cgil Toscana ha inviato una formale diffida all'ufficio scolastico regionale per chiedere la correzione degli errori bloccando la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici (la cosiddetta “chiamata diretta”). Contestualmente, il sindacato ha scritto a tutti i dirigenti delle scuole toscane, perché la procedura della chiamata diretta falsata può essere impugnata in tribunale

La “buona scuola” doveva stabilizzare gli insegnanti, ma oltre la metà di loro in Toscana non è riuscita a passare lo scritto (2mila persone). “Docenti preparatissimi - afferma il sindacato - che però dalle notizie che arrivano, risultano in gran parte respinti. Viene da pensare che si voglia impedire ai precari di arrivare al posto fisso. La conseguenza è paradossale: si arriverà al 15 settembre con posti vacanti che saranno coperti con supplenze proprio dai docenti respinti dal concorsone e che fino a metà luglio hanno garantito il funzionamento ordinario della scuola pubblica con gli esami di stato”. La Flc Cgil Toscana ha anche scritto ai docenti universitari che hanno curato l'abilitazione dei docenti precari affinché segnalino (alla mail toscana@flcgil.it) l'adeguatezza o meno delle procedure concorsuali adottate dal ministero. L’iniziativa sta ricevendo attenzione, numerose le risposte già arrivate che dichiarano la disponibilità ad aprire un confronto sul tema.

Incertezza su organico e assunzioni docenti. Prosegue la Flc: “Siamo in ritardo: il rischio concreto è che si assista al solito balletto delle supplenze che accompagnerà il primo mese di scuola coinvolgendo gli alunni. Le assunzioni previste a livello nazionale sono 32.419, di cui 25.198 posti comuni e 7.221 posti di sostegno. Per la Toscana abbiamo solo i numeri della scuola dell’infanzia (99 assunzioni per il sostegno, 745 per i posti comuni da insegnante); per gli altri ordini di scuola dobbiamo aspettare il 13 di agosto quando usciranno i trasferimenti delle superiori, sempre che non ci siano ritardi”. Secondo le stime, “le assunzioni a tempo indeterminato in Toscana potrebbero essere oltre 4mila: metà dal concorsone, metà dalle graduatorie, ripartiti tra i vari ordini di scuola. Ma purtroppo si stima che solo la metà andranno in ruolo per carenza di candidati dovuta alle incertezze sul concorsone e all'esaurimento delle graduatorie ad esaurimento. Conseguenza: supplenze. Sicuramente qui andranno circa 2.300 posti su vari ordini di scuola, a cui si aggiungono 4.400 deroghe sul sostegno”.

Organico e assunzioni Ata. "Dopo il taglio sull'organico di diritto fatto dal governo – si legge nel dossier del sindacato – occorrono ancora 320 posti per ripristinare la situazione dello scorso anno che era già insufficiente a garantire l'ordinario funzionamento. Le assunzioni in ruolo vanno fatte entro il 31 agosto (da due anni c'è il blocco). In Toscana saranno assunti 717 addetti Ata, appena sufficienti per il turnover. Il Mef ha rifiutato la decorrenza giuridica dal 2015, punendo ulteriormente questo personale. Restano da cancellare le vergognose norme introdotte dalla finanziaria di due anni fa sulla non sostituzione del personale Ata assente per malattia".

Dirigenti scolastici. Sono oltre 100, su un totale di 492, le scuole toscane prive di dirigente scolastico, e che saranno affidate a un reggente, un dirigente cioè che gestirà due scuole (saranno autorizzate 285 assunzioni nelle graduatorie di altre regioni, in Toscana ne possono arrivare fino ad un massimo di 5). Mancano anche oltre 80 segretari nelle scuole toscane che saranno sostituiti con personale delle segreterie facente funzione, al quale da anni non viene garantito l'adeguata retribuzione per il lavoro svolto.

“Il quadro illustrato dimostra che la qualità della scuola non è cresciuta", osserva il segretario generale Flc Cgil Toscana Alessandro Rapezzi: "I problemi del funzionamento ordinario non sono stati minimamente affrontati dal ministero e si sommano a procedure burocratiche che introducono le novità della legge. La scuola comincerà in corsa: circa 10mila docenti toscani ancora non sanno dove lavoreranno su un organico di circa 40mila. Un lavoro, quello del docente, che si lega alla programmazione per tutto l’anno scolastico, eppure a un mese dalla prima campanella ancora non sanno quali alunni avranno né dove lavoreranno. Facciamo appello ai parlamentari toscani e alle istituzioni, Regione in primis – conclude Rapezzi – affinché si cominci a ragionare seriamente sui problemi della scuola. Chiediamo a tutti coloro che  sono coinvolti nelle brutte avventure di questi giorni, di scriverci raccontando la propria storia. Alla fine di agosto metteremo insieme tutti i casi e li consegneremo all'Usr, alla Regione e al Prefetto”.