Si è consumata ieri, 30 marzo, a Spilimbergo (Pordenone), l'ennesima tragedia sul lavoro. Giuseppe Toneatti, un operaio 50enne, ha perso la vita in seguito a una deflagrazione avvenuta all'interno dell'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti in cui stava lavorando. "Il nostro pensiero va alla famiglia e ai colleghi - si legge in una nota di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Fiadel - Un sentimento di profondo rispetto che non ci permette strumentalizzazioni, ma che ci obbliga ad assumerci una responsabilità. É un bollettino inquietante e macabro, quello dei morti sul lavoro nel ciclo integrato dei rifiuti, che ci impone una riflessione e un maggiore impegno sul fronte della sicurezza. Appena due settimane fa un altro collega, Salvatore Longo, 54 anni, è deceduto a Rimini, schiacciato da un mezzo. Venerdì effettueremo in tutta Italia 50 minuti di sciopero a fine turno in memoria di Giuseppe e Salvatore”.
“Non entriamo nel merito della vicenda - prosegue la nota dei sindacati - su cui verranno fatti i debiti accertamenti, ma non possiamo fermarci alla solidarietà che, lungi dall'essere di rito, resta un atto dovuto. Il settore, gli operatori e i sindacati, sentono su di loro il peso di un impegno: è necessario uno sforzo maggiore. A quelle donne e quegli uomini, che ogni giorno con i propri sacrifici rendono la vita delle nostre comunità possibile, l'ambiente vivibile e pulito, – concludono i sindacati - il “sistema” nel suo complesso deve evidentemente garantire di più, a partire dalla sicurezza sul posto di lavoro”.
Igiene Ambientale: a Pordenone ennesima tragedia, venerdì 50 minuti di sciopero
I sindacati: secondo morto in due settimane, bollettino macabro, serve una svolta
31 marzo 2015 • 00:00