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Sciopero di quattro ore venerdì 3 marzo in tutti gli stabilimenti e le sedi italiane del gruppo Ideal Standard, la multinazionale americana della ceramica che occupa nel nostro paese più di mille lavoratori. La protesta - indetta dai sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – si è resa necessaria dopo che in un recente incontro al ministero dello Sviluppo economico i vertici aziendali sono stati “a dir poco evasivi, se non reticenti, nella verifica sullo stato di avanzamento dei piani produttivi 2015-2017 degli stabilimenti italiani del gruppo, soprattutto alla luce degli accordi intervenuti dopo la chiusura del sito di Orcenico, a fronte dei quali l'azienda si era impegnata a mantenere i volumi nei restanti stabilimenti”.
Nel corso della riunione al ministero dello Sviluppo economico “i responsabili aziendali – denunciano i sindacati in una nota - non hanno saputo o potuto fornire risposte sulla strategia del gruppo a livello europeo: nessuna previsione sul mercato e sulle vendite, nessuna anticipazione sugli obiettivi produttivi assegnati a ogni singolo sito, neppure per il prossimo anno. Poco anche su quantità e qualità delle produzioni in out-sourcing e sulle possibili conseguenze per gli stabilimenti del gruppo e su quelli italiani in particolare”.
Un comportamento e una situazione che i sindacati hanno definito “inaccettabile”. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, in conclusione, hanno anche ricordato che “lo stesso governo, dichiarandosi insoddisfatto, ha annunciato di voler prendere immediati contatti con il board della multinazionale per chiedere chiarimenti sulle intenzioni future”.