“Sono da sempre contrario ad accordi separati, sia quando a firmarli sono altri sia quando in una azienda sono i rappresentanti della mia organizzazione, com'è accaduto in Iccrea. Ritengo che gli accordi separati e le divisioni sindacali siano una sciagura da evitare e superare il prima possibile”. Ad affermarlo, il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale.
“Il mio – prosegue il dirigente sindacale – è un appello al rilancio di un’idea e di un progetto di unità sindacale, nella categoria che è indispensabile per affrontare la sfida più difficile degli ultimi cinquant'anni, tutelando al meglio i lavoratori. Per tale ragione, bisogna aver chiaro che riconquistare un contratto nazionale, come quello delle Bcc, scaduto ormai da tre anni, è una priorità, un obiettivo politico che, per esser raggiunto, ha bisogno di rendere esplicito che materie come quella del Tfr regolate dalla legge e dal ccnl, non sono nelle disponibilità e nelle derogabilità delle Rsa, tantomeno se non c’è l’unità di tutte le organizzazioni sindacali”.
Federcasse, “in quanto firmataria del ccnl e soggetto negoziale nel rinnovo del contratto, sa bene che rinnovare il contratto, così come abbiano fatto in Abi, ha delle implicazioni anche su questo tema. Per questo, l'Associazione non può disporre di deroghe aziendali sul Tfr, che rischiano di far saltare, nei fatti, il rinnovo del contratto nazionale già difficile e complicato”, conclude il leader Fisac.