"Questa mattina la delegazione sindacale di Ibm, in una riunione al ministero dello Sviluppo economico, ha denunciato lo smantellamento delle attività produttive italiane della multinazionale americana, a fronte di continue mobilità e cessioni di rami aziendali. Un incontro anticipato da scioperi e iniziative molto riuscite - come il presidio alla stazione Porta Nuova di Torino -, oltre che da molte nuove iscrizioni sindacali, a sfatare i luoghi comuni sulla bassa sindacalizzazione di impiegati e informatici". È quanto afferma in una nota la Fiom.
"Il ministero ha annunciato l'intenzione di convocare l'azienda per avviare un confronto costruttivo tra le parti su tutti i temi, a cominciare dalla cessione di 300 lavoratrici e lavoratori alla società di lavoro interinale Adecco, che riteniamo debba essere congelata fino a quando non vengano individuate garanzie per tutti i lavoratori. Auspichiamo che la multinazionale accetti la convocazione al tavolo ministeriale, e non scappi dalle proprie responsabilità sociali e istituzionali. I lavoratori continuano ad essere estremamente preoccupati per il loro futuro occupazionale e continueranno con iniziative di mobilitazione e scioperi territoriali, oltre a uno sciopero nazionale di otto ore che verrà deciso, a breve, per i primi giorni del 2016", si conclude il comunicato delle tute blu della Cgil.