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Scatta la protesta dei precari ex Lsu-Lpu della Calabria: oggi (4 dicembre) circa 500 lavoratori hanno occupato i binari della stazione centrale di Lamezia Terme (Cz) per circa trenta minuti, principale snodo ferroviario della regione. La circolazione è stata interrotta.
La mobilitazione, proclamata da Cgil, Cisl e Uil, ha preso il via stamani alla luce delle notizie che arrivano dalla commissione Bilancio della Camera, dove, in sede di discussione della manovra del governo nazionale, non sono stati accolti alcuni emendamenti finalizzati alla prosecuzione del percorso di stabilizzazione.
I lavoratori coinvolti in Calabria sono circa 4.500. Alla protesta nella stazione di Lamezia, riferiscono fonti sindacali, agli oltre 500 Lsu-Lpu presenti si aggiungeranno altri addetti nelle prossime ore. Presenti anche i segretari generali regionali della Cgil, Angelo Sposato, della Cisl, Tonino Russo, e della Uil, Santo Biondo, che hanno deciso di sospendere un attivo unitario proprio sulla vertenza per recarsi alla mobilitazione.
Le organizzazioni dei lavoratori aspettano risposte certe e positive da una nuova seduta odierna della commissione Bilancio. Nel frattempo annunciano una manifestazione per gli Lsu-Lpu calabresi il prossimo 14 dicembre a Roma.
Anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, si è recato alla stazione. “Sono qui per esprimere il mio sostegno e il sostegno della giunta alla vertenza degli ex Lsu-Lpu. Ritengo sia un dovere essere qui, anche insieme a tanti sindaci, perché la lotta di questi lavoratori è sacrosanta”. È quanto ha dichiarato alle agenzie di stampa.
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