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Cresce la quota degli italiani poveri, in aumento del 15,2% dall'inizio dell'anno. E' quanto emerge dal rapporto Caritas 2012, diffuso oggi (17 ottobre), che sottolinea anche la crescita di povertà economica (+10,1%). Restano stabili i problemi di povertà dei disoccupati, pari al 60%. I "nuovi poveri" sono soprattutto anziani e casalinghe.
I dati dei Cda (Centri d'ascolto diocesani) si legge nel rapporto, sono "in prevalenza donne (53,4%), soggetti coniugati (49,9), persone con domicilio (83,2%)". Nel particolare, l'identikit del povero "non coincide necessariamente con emarginati gravi e soggetti senza dimora. Rispetto al 2009, si osserva un forte incremento della componente demografica in età avanzata: +51,3% di anziani; +177,8% di casalinghe; +65,6% di pensionati. A tale tendenza si associa l'incremento di utenti con figli minori conviventi (+52,9%) e una sostanziale stabilità nel numero di persone separate o divorziate (+5,5%)".
In particolare, emergono "alcune tendenze - rileva la Caritas -: aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi-problematicità delle persone, con storie di vita complesse, di non facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia; la fragilità occupazionale è sempre più vidente e diffusa; aumentano gli anziani e le persone in età matura; si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate".
La Caritas segnala anche "segnali di speranza: una grande vitalità delle comunità locali, che hanno avviato esperienze di ogni tipo per contrastare le tendenze della marginalità sociale". Gli operatori "riscontrano un nuovo desiderio di ripartire, espresso da molte persone in difficoltà: affiora la volontà di rimettersi in gioco, l'aspirazione a migliorare la propria situazione".
Oltre sei milioni di pasti sono stati erogati dalle 449 mense della Caritas in un anno, pari a una media di 16.514 pasti al giorno. E' un altro dato che emerge dal rapporto.