Dopo una lunga trattativa tra Hypo Alpe-Adria-Bank e sindacati è stato raggiunto a Udine l’accordo nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo. “Il numero di 42 esuberi comunicato dall’azienda al momento dell’avvio della procedura di licenziamento è stato ridotto a 36”, spiegano Fisac Cgil, First Cisl e Fabi, rimarcando di “aver ottenuto un’ulteriore potenziale riduzione degli esuberi, in relazione a una volontà dei lavoratori a richiedere la trasformazione del proprio contratto di lavoro in tempo parziale. L’azienda si è impegnata a valutare l’accoglimento delle richieste di part-time, fino a un numero massimo di cinque posizioni”. I lavoratori perderanno il posto di lavoro a decorrere del 30 giugno 2018. I sindacati, inoltre, sottolineano di essere riusciti “a garantire un adeguato livello di tutele ai lavoratori che subiranno il licenziamento, a partire da quanto previsto dal fondo bilaterale di settore”.
L’accordo prevede l’accesso ai prepensionamenti per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro i cinque anni; più opportunità di accompagnamento per i lavoratori che saranno licenziati, a seconda delle singole esigenze; la possibilità di utilizzo della sezione emergenziale del fondo bilaterale di settore, che garantisce un sostegno economico per un periodo di 24 mesi in caso di mancata occupazione; un servizio di outplacement messo a disposizione dall’azienda che permetterà l’estensione del sostegno economico per ulteriori 12 mesi; il mantenimento della previdenza integrativa fino al 31 dicembre 2018.