Oramai da qualche giorno leggiamo delle proteste della popolazione di Hong Kong contro le restrizioni volute dal governo cinese per le prime elezioni democratiche e a suffragio universale che avrebbero visto impegnato il distretto per il prossimo 2017. Donne, uomini e soprattutto studenti e studentesse sono scesi in piazza, pacificamente, a dimostrare con forza la contrarietà del popolo a questo giogo. E' quanto si legge in una nota dell'Udu e Rete degli studenti.

Dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale Unione degli Universitari: " La questione tra il governo cinese e il governo di Hong Kong è storica, risale a quando venne firmato l'accordo del "un paese, due sistemi". Ma vediamo come questi due sistemi siano fortemente disomogenei, in cui uno governa prepotentemente sull'altro e lo priva delle libertà più fondamentali come le libere elezioni democratiche. La protesta si sta svolgendo nel più pacifico de modi, i manifestanti scendono in piazza ed affrontano il lancio dei lacrimogeni solo con degli ombrelli. Ci aspettiamo che la comunità europea e non solo prenda posizione su quanto sta accadendo, sostenga una battaglia di civiltà come questa".

Conclude Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi: "La lotta, pacifica, per la democrazia è una battaglia che avvicina il mondo orientale al mondo occidentale e, quindi, non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. Diamo tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà al movimento per la democrazia e soprattutto agli studenti che stanno guidando questa pacifica rivolta. Un mondo nuovo, fatto di democrazia, partecipazione e diritti comincia proprio dagli studenti e dalle loro idee, siano essi asiatici o europei. Vogliamo, per quanto possibile, dimostrare il supporto degli studenti italiani, invitiamo tutti ad esprimersi pubblicamente, coi mezzi a nostra disposizione, tramite l'hashtag "#democracyinhongkong", per un mondo di libertà e di impegno".