Licenziamento o forti decurtazioni economiche e rinunce normative: questo hanno trovato nell’uovo di Pasqua i lavoratori del settore pulizie di Hesperia hospital, a seguito della volontà aziendale di esternalizzare il servizio. "Un trattamento ingiusto e ingeneroso verso dipendenti con anzianità quasi trentennale e con retribuzioni già modeste. Grave, poi, il comportamento della direzione dell'ospedale, che per oggi ha convocato uno ad uno i lavoratori interessati, 'invitandoli' a riflettere sulle conseguenze, dopo che i sindacati avevano chiesto tutele economiche e giuridiche, nell’ambito del percorso di esternalizzazione già deciso dai vertici ospedalieri".
“Pressioni psicologiche e minaccia della perdita del posto di lavoro non sono i percorsi che ci saremmo aspettati dal colosso regionale dell’alta specializzazione in cardiochirurgia presente a Modena”, dichiarano Alessandro De Nicola, Chiara Malagola e Giuseppe Belloni, di Fp Cgil e Uil Fpl. Nelle settimane precedenti, le due sigle sono state convocate al tavolo di Hesperia hospital per essere messe al corrente che lo stesso ospedale avrebbe proceduto con l’esternalizzazione delle pulizie alla cooperativa Gsa di Roma, che il 16 gennaio scorso aveva già rilevato l’appalto di un piano della struttura. Operazione, però, che avrebbe comportato per i lavoratori coinvolti rinunce pesantissime in termini economici e di diritti.
“Nonostante le nostre richieste, non si è mai vista traccia di un piano industriale – dicono le delegazioni di Fp Cgil e Uil Fpl, presenti agli incontri –. Per poter comprendere le ragioni di tale scelta e sopratutto avere garanzie per il futuro, l’unica volontà annunciata è stata quella di ridurre il costo del personale”. L’unica proposta è arrivata dalla Cooperativa Gsa (a cui viene affidato l’appalto) e non dall’Hesperia hospital, come ci saremmo aspettati in qualità di committente: riconoscere al personale attualmente alle dipendenze di Hesperia hospital 100 euro mensili netti, a titolo di rimborso spese, come formalizzato nella nota della cooperativa Gsa arrivata ieri, affinché non si proceda col licenziamento collettivo".
Su questo, le sigle sindacali si dicono preoccupate: non si concede a lavoratori assunti dal 1983 neanche il mantenimento del riconoscimento economico e dei relativi inquadramenti maturati in anni di percorso di lavoro con Hesperia hospital, per non parlare poi della rinuncia alle attuali condizioni normative, come la tutela della malattia e dell’ex articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/70). A fronte di tutto ciò, i sindacati, che si erano detti disponibili a un percorso di negoziato delle condizioni di esternalizzazione, con la garanzia delle tutele occupazionali, economiche e giuridiche, formalizzate dopo l’assemblea coi lavoratori, tenutasi lo scorso 12 aprile, hanno preannunciato lo stato di agitazione e attendono la convocazione in prefettura, per scongiurare percorsi inaccettabili e lesivi della dignità dei lavoratori che operano per l'ospedale Hesperia da decenni.