“Inaccettabile il comportamento del gruppo San Raffaele che, come avvenuto sistematicamente nel corso di questi ultimi anni, decide di scaricare sui dipendenti le proprie responsabilità gestionali ed il proprio rischio d’impresa, comunicando a 3500 lavoratori la sospensione dei pagamenti degli stipendi per i mesi di giugno e luglio. Con una nota Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, Segretari Generali Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, comunicano l’avvio dello stato di agitazione del personale di tutte le strutture del Lazio appartenenti al gruppo.
“Abbiamo chiesto un intervento urgente dei Prefetti di tutte le province – continuano i sindacalisti – e alla Regione Lazio di sostituirsi nel pagamento degli stipendi e di sottrarre dai versamenti al gruppo le somme necessarie”.
“È intollerabile che si usino i lavoratori come merce di scambio. Allo stato di agitazione faranno seguito ulteriori iniziative – concludono Di Cola, Chierchia e Bernardini - compreso lo sciopero e il blocco delle attività sanitarie”.