PHOTO
I sindacati non sono soddisfatti dell'esito dell'incontro sul futuro del gruppo Novelli: in particolare, criticano l'atteggiamento della famiglia e confermano il proseguo della mobilitazione. È quanto emerge al termine della giornata di oggi. Si è tenuto, presso il ministero dello Sviluppo, il tavolo della cabina di regia del gruppo Novelli-Nuova Panem, alla presenza dei sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, delle rappresentanze di tutti i siti del gruppo, dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte e della proprietà.
Allo stesso tempo, sotto la sede del dicastero hanno manifestato centinaia di lavoratori, provenienti dai diversi siti, chiedendo una immediata e positiva soluzione alla vertenza. Il tavolo era stato convocato per verificare la disponibilità, da parte della famiglia Novelli, di sottoscrivere l’offerta per la cessione del gruppo, condizione fondamentale per rilanciare lo sviluppo e difendere l’occupazione. Spiegano i sindacati in una nota congiunta: "Nonostante le diverse iniziative messe in campo nelle ultime settimane per evitare un probabile fallimento, che sarebbe dannoso prima di tutto per i 500 dipendenti e le rispettive famiglie che ne pagherebbero le drammatiche conseguenze, i legali della famiglia Novelli hanno confermato la loro indisponibilità. Una scelta irresponsabile, perfino vergognosa, alla luce dei tanti sforzi e sacrifici fatti in questi anni per garantire continuità produttiva ad un gruppo che tuttora ha circa 120 milioni di debiti".
Il no della famiglia è "ancora più grave", proseguono le organizzazioni, visto che "non ha fornito alcuna motivazione a tale scellerata scelta e non ha presentato alcuna soluzione alternativa, a partire dalla ricapitalizzazione necessaria per pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori e le forniture necessarie per garantire la produzione. Chi oggi ha dato un ennesimo schiaffo ai lavoratori ed al futuro stesso dell’azienda, deve mettere mano al portafogli e cominciare a pagare di tasca propria".
Per questi motivi la lotta e la mobilitazione dei lavoratori andrà avanti fino ad una positiva soluzione della vertenza che dovrà sbloccarsi nelle prossime ore, visto che il Cda ha più volte dichiarato di non aver la liquidità necessaria per portare avanti l’azienda e pagare gli stipendi. "Già oggi pomeriggio - aggiungono -- sono previste iniziative di protesta e domani mattina si terranno assemblee in tutti i siti per valutare come articolare le iniziative sindacali, a partire dalla proclamazione di un pacchetto di ore di sciopero".
I sindacati chiedono alle istituzioni nazionali e territoriali, dal ministero dello Sviluppo economico fino al prefetto di Terni, di mettere in campo tutte le iniziative utili per richiamare la famiglia Novelli alle proprie responsabilità. "Non è più tollerabile che i Novelli, dopo aver portato l’azienda nel baratro debitorio, giochino con l’esasperazione dei lavoratori solo per biechi interessi personali, privi di ogni legittimità. I lavoratori e le lavoratrici restano compatti e determinati a mettere in campo tutto quanto è necessario per difendere il proprio lavoro. Il futuro di Gruppo Novelli-Nuova Panem si deciderà nelle prossime ore - concludono -, se la proprietà non dovesse accettare l’offerta sarà ritenuta da tutti l’unica e vera responsabile di un fallimento che potrebbe ancora oggi essere evitato".
LEGGI ANCHE Esplode la protesta