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È stata sottoscritta ieri a Forlì l’ipotesi di accordo aziendale di secondo livello del gruppo Ferretti, che conta 1.100 addetti in sei stabilimenti per la costruzione di imbarcazioni e yacht. L’intesa è arrivata dopo oltre sei mesi di negoziato difficile e complesso, nel corso del quale sono state proclamate 10 ore di sciopero, con adesioni quasi totali e blocco della produzione in tutti gli stabilimenti.
Soddisfatte le segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, che hanno sottoscritto l’accordo insieme ai sindacati dei territori interessati ed alle Rsu del gruppo Ferretti: “Si tratta di un accordo atteso ed importante - dichiarano – che ha il merito di recepire molte delle nostre proposte e porre una grandissima attenzione alle esigenze dei lavoratori. Siamo passati da una mera comunicazione delle scelte aziendali ad una vera condivisione, e questo ci consentirà di ottenere ancora più benefici per i lavoratori, e ribadire che al centro di tutte le scelte c’è sempre la persona".
Tra le misure più importanti, spiegano, "c’è l’istituzione di un tavolo per la partecipazione alle scelte aziendali, con lo scopo di creare spazi di condivisione paritarie tra le parti, la riduzione da 8 ore a 6 ore e 50 minuti dell'orario di lavoro per i turnisti e maggiori tutele per i futuri assunti. L'accordo stabilisce che il premio di risultato sia pari a 3.400 euro l’anno per il prossimo triennio 2018-2020,e contiene l’impegno dell’azienda ad assumere 90 nuove figure nell'ambito di un processo di internalizzazione di alcune lavorazioni".
Ora l’ipotesi di accordo sarà illustrata nelle assemblee e sottoposta al voto dei lavoratori. Nel complesso questo contratto integrativo aziendale "ha nel benessere organizzativo e nella partecipazione i due pilastri principali, e ha il merito di aprire la stagione dell’istituto del welfare, da gestire poi a livello territoriale. Seppur dopo molti mesi – concludono i sindacati - Ferretti ha dimostrato di essere una realtà moderna e attenta alle esigenze dei lavoratori".