PHOTO
Il tempo stringe e le casse greche sono sempre più vuote. Il governo di Atene è costretto a requisire tutte le riserve di liquidità disponibili agli enti pubblici (dagli ospedali agli enti locali, esclusi i fondi pensione) per far fronte ai crediti in scadenza (1 miliardo di euro verso l’Fmi entro il 12 maggio) e pagare stipendi e pensioni (1,7 miliardi di euro al mese).
“Per esigenze urgenti e impreviste”, si legge nel decreto presidenziale emanato dal governo, tutte le amministrazioni pubbliche greche “sono obbligate a depositare le loro riserve di cassa e a trasferire i loro fondi nei loro conti presso la Banca di Grecia”.
Le autorità regionali, però, hanno già fatto sapere che faranno ricorso contro il decreto che ritengono illegittimo. L'iniziativa dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 1,2 miliardi di euro - il che significa che il governo sarà probabilmente in grado di pagare gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici di questo mese - ma l'iniziativa non risolverà il problema finanziario della Grecia, che si ripresenterà quando Atene dovrà effettuare ulteriori rimborsi al Fondo monetario internazionale (Fmi), uno dei suoi tre creditori.
La Bce, intanto, ribadisce la sua convinzione sull'impossibilità di una 'Grexit', nemmeno in caso di default, rassicurando così in parte i mercati che nell'attesa di sviluppi sono rimasti sostanzialmente in territorio positivo, Borsa ellenica inclusa.
In vista delle scadenze debitorie greche, sono in programma due Eurogruppi. Il primo, informale, fissato a Riga questo venerdì, e un secondo, formale a Bruxelles, la vigilia stessa della scadenza del pagamento al Fmi.
L'intensificarsi delle discussioni è un segnale interpretato positivamente a Bruxelles. Anche la Bce usa toni rassicuranti: “Siamo convinti che non ci sarà un'uscita" di Atene dall'euro, ha dichiarato il vicepresidente della Bce Vitor Constancio, precisando che “un eventuale default della Grecia verso uno dei suoi creditori non implica automaticamente l'espulsione dall'eurozona”. Anzi, ha aggiunto, “i Trattati non lo prevedono”. L'Eurotower però, ha avvertito, “non finanzierà la Grecia in qualsiasi situazione”.