Mentre il presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso, in un discorso di fronte all'Europarlamento assicura che "la Grecia resterà nell'euro", una serie di scioperi contro le misure di austerità imposte dal governo di Atene blocca il Paese.

Oggi hanno incrociato le braccia i lavoratori di diverse aziende di trasporto pubblico, i dipendenti delle amministrazioni comunali e i funzionari del Ministero delle Finanze. Gli uffici fiscali sono chiusi. I taxi hanno iniziato uno sciopero nazionale di 48 ore. Ad Atene è il caos del traffico, con migliaia di persone che cercano di raggiungere il posto di lavoro in auto.

I nuovi scioperi sono rivolti in particolare contro l'eliminazione di decine di migliaia di posti di lavoro nel settore pubblico. I dipendenti del Ministero delle Finanze protestano contro i tagli agli stipendi. Finora guadagnavano, infatti, quasi il doppio di  quello che percepiscono i loro colleghi di altri ministeri. I tassisti, invece, protestano contro la liberalizzazione del settore.